Diego e Lucia

Diego e Lucia

giovedì 29 luglio 2010

Tutto scorre


Oggi giornata "liquida"

Liquida come l'acqua della piscina del parco dove stamane ci siamo incontrati tutti. E' stato bello, divertente, i bambini si sono scambiati dei regalini e le merende, hanno giocato con tutti i giochi disponibili e poi appunto , tutti in piscina. Io e Diego abbiamo ricevuto una bella lettera da Nelson che è sempre pieno di attenzioni per tutti. Ci augura un feliz tiempo insiema a Miguel e a Brayan. Ha consegnato una lettera anche a Miguel invitandolo a comportarsi bene perchè ha una famiglia che lo ama. Chiaramente il riferimento è a ieri.

Liquida come la pioggia che nel pomeriggio è scesa continuamente e che ci costringe in casa. Fuori nubi basse, dentro panni umidi che non asciugano mai. Per un pò ho seguito i bimbi per l'ora di scuola pomeridiana poi Diego è uscito per delle faccende e io ho ceduto a quello che non si dovrebbe mai fare: ho parcheggiato i bimbi davanti alla TV. Avevo voglia di isolarmi davanti al mio PC, di scrivere alle amiche, di leggere la posta, di seguire le news sul sito del Corriere. E l'ho fatto. Bambini tranquilli un poco annoiati, mamma riposata.

Liquida come la fluidità dei sentimenti di questi giorni. Tutto scorre e la metafora è semplice è quella del fiume anche se il punto di vista non è quello fisso dalla sponda, ma essere nel fiume anzi essere il fiume. l'Io natante trasportato (qualche volta anche travolto) dalla corrente . Tutto scorre non si sfugge

Liquida come il buon Shiraz cileno che ci siamo bevuti stasera a cena, ottimo catalizzatore di buon umore e pensieri positivi
Lucia

8 commenti:

  1. carissimi,
    sono contenta di sapere che la giornata appena trascorsa ha concesso una tregua: quindi hai fatto bene Lucia a prendere una pausa: voglio spezzare una lancia nei confronti della tanto demonizzata televisione: ci sono momenti e situazioni in cui la funzione di "babysitteraggio" dell tele è più che lecita, per qualsiasi famiglia, anzi direi necessaria. Ogni genitore ha bisogno di ricaricare le pile, che si sono esaurite: per voi in questa situazione che tu Lucia descrivi molto bene utilizzando l'immagine del fiume. E' vero che siete in una stuazione in cui la consegna è utilizzare tutto il tempo per "creare il legame", per "fare famiglia" in una "palestra didattica", che vi vede sempre in azione e impegnati al cento per cento...( mi pare che almeno la notte vi sia riservato il meritato riposo, visto che i pargoli dormono tranquilli) ma questo non vuo dire annientarsi per la causa. Io dico sempre, come assistente sociale... e attento Diego... non pensare di driblarmi o scartarmi....,che il genitore è la principale risorsa per la buona riuscita del progetto...il genitore è prima di tutto una persona e prima di diventare genitore aveva già una sua vita, più o meno intensa, più o meno appagante. L'altro grande impegno è quello di integrare questa vita precedente con quella che sta costruendo nuova nuova, ma che non può e non deve annullare quella precedente.
    Ergo: Lucia e Diego, risevarvi degli spazi di respiro, degli spazi anche di solitudine, degli spazi per recuperare dei rapporti, non è uno sfizio, ma è una cosa VITALE, PROPRIO PERCHE' HA UN EFFETTO RIGENERANTE. Quindi non cercare cara Lucia delle giustificazioni, utilizza pure la televisione, magari scambiatevi tu e Diego dei momenti di stop, in cui uno lascia all'altro, durante la giornata un po' di tempo per fare pausa. L'impegno fisico e psichico è rilevante, le emozioni sono turbinanti e voi avete la necessità di prendere degli spazi. E' anche in questo che si esplica la solidità e la sintonia della coppia coniugale: ovvero nel cogliere i momenti di fatica del compagno/a e favorire il temporaneo distacco ( va bene anche una breve passeggiata sotto la pioggia, andare dal parrucchiere per uno shampoo, gurdarsi una partita alla tele, o isolarsi con le cuffie ad ascoltare musica classica...)Non deve mai mancare il contatto con la parte più interna di voi stessi, con vostre paure....e soprattutto poi parlate tra di voi, confidatevi ciò che vi passa per la testa, non abbiate paura delle vostre paure ( bello il gioco di parole). Anche in questo la coppia crescerà e la sintonia sarà un collante incredibile di fronte alle fatiche che ancora vi aspettano.
    I bambini comunque devono imparare che mamma e papà ci sono e sempre ci saranno ma che non sono a loro disposizione al 100%; se riuscite a farlo già da ora, sarà un buon viatico per ridurre ( non evitare ) il rischio di attaccamento "morboso" che prima o poi arriverà e che certamente porterà i vostri figli a diventare delle sanguisughe affettive. Va bene quindi sanguisughe affettive, ma non dei despota... OK ?
    Ora vado in ufficio a fare l'assistente sociale che "ruba i bambini" per come amam definirci la stampa. Oggi per me è l'ultimo gg. prima dell'aspettativa che mi sono concessa fino all'inizio della scuola, per "fare la mamma". Ovviamente continuerò a seguirvi e sostenervi nel secondo lavoro della mia vita ( il primo in termini affettivi )
    sempre un caldo abbraccio
    Monica

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  2. carissimi,
    sono contenta di sapere che la giornata appena trascorsa ha concesso una tregua: quindi hai fatto bene Lucia a prendere una pausa: voglio spezzare una lancia nei confronti della tanto demonizzata televisione: ci sono momenti e situazioni in cui la funzione di "babysitteraggio" dell tele è più che lecita, per qualsiasi famiglia, anzi direi necessaria. Ogni genitore ha bisogno di ricaricare le pile, che si sono esaurite: per voi in questa situazione che tu Lucia descrivi molto bene utilizzando l'immagine del fiume. E' vero che siete in una stuazione in cui la consegna è utilizzare tutto il tempo per "creare il legame", per "fare famiglia" in una "palestra didattica", che vi vede sempre in azione e impegnati al cento per cento...( mi pare che almeno la notte vi sia riservato il meritato riposo, visto che i pargoli dormono tranquilli) ma questo non vuo dire annientarsi per la causa. Io dico sempre, come assistente sociale... e attento Diego... non pensare di driblarmi o scartarmi....,che il genitore è la principale risorsa per la buona riuscita del progetto...il genitore è prima di tutto una persona e prima di diventare genitore aveva già una sua vita, più o meno intensa, più o meno appagante. L'altro grande impegno è quello di integrare questa vita precedente con quella che sta costruendo nuova nuova, ma che non può e non deve annullare quella precedente.
    Ergo: Lucia e Diego, risevarvi degli spazi di respiro, degli spazi anche di solitudine, degli spazi per recuperare dei rapporti, non è uno sfizio, ma è una cosa VITALE, PROPRIO PERCHE' HA UN EFFETTO RIGENERANTE. Quindi non cercare cara Lucia delle giustificazioni, utilizza pure la televisione, magari scambiatevi tu e Diego dei momenti di stop, in cui uno lascia all'altro, durante la giornata un po' di tempo per fare pausa. L'impegno fisico e psichico è rilevante, le emozioni sono turbinanti e voi avete la necessità di prendere degli spazi. E' anche in questo che si esplica la solidità e la sintonia della coppia coniugale: ovvero nel cogliere i momenti di fatica del compagno/a e favorire il temporaneo distacco ( va bene anche una breve passeggiata sotto la pioggia, andare dal parrucchiere per uno shampoo, gurdarsi una partita alla tele, o isolarsi con le cuffie ad ascoltare musica classica...)Non deve mai mancare il contatto con la parte più interna di voi stessi, con vostre paure....e soprattutto poi parlate tra di voi, confidatevi ciò che vi passa per la testa, non abbiate paura delle vostre paure ( bello il gioco di parole). Anche in questo la coppia crescerà e la sintonia sarà un collante incredibile di fronte alle fatiche che ancora vi aspettano.
    I bambini comunque devono imparare che mamma e papà ci sono e sempre ci saranno ma che non sono a loro disposizione al 100%; se riuscite a farlo già da ora, sarà un buon viatico per ridurre ( non evitare ) il rischio di attaccamento "morboso" che prima o poi arriverà e che certamente porterà i vostri figli a diventare delle sanguisughe affettive. Va bene quindi sanguisughe affettive, ma non dei despota... OK ?
    Ora vado in ufficio a fare l'assistente sociale che "ruba i bambini" per come amam definirci la stampa. Oggi per me è l'ultimo gg. prima dell'aspettativa che mi sono concessa fino all'inizio della scuola, per "fare la mamma". Ovviamente continuerò a seguirvi e sostenervi nel secondo lavoro della mia vita ( il primo in termini affettivi )
    sempre un caldo abbraccio
    Monica

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  3. carissimi,
    sono contenta di sapere che la giornata appena trascorsa ha concesso una tregua: quindi hai fatto bene Lucia a prendere una pausa: voglio spezzare una lancia nei confronti della tanto demonizzata televisione: ci sono momenti e situazioni in cui la funzione di "babysitteraggio" dell tele è più che lecita, per qualsiasi famiglia, anzi direi necessaria. Ogni genitore ha bisogno di ricaricare le pile, che si sono esaurite: per voi in questa situazione che tu Lucia descrivi molto bene utilizzando l'immagine del fiume. E' vero che siete in una stuazione in cui la consegna è utilizzare tutto il tempo per "creare il legame", per "fare famiglia" in una "palestra didattica", che vi vede sempre in azione e impegnati al cento per cento...( mi pare che almeno la notte vi sia riservato il meritato riposo, visto che i pargoli dormono tranquilli) ma questo non vuo dire annientarsi per la causa. Io dico sempre, come assistente sociale... e attento Diego... non pensare di driblarmi o scartarmi....,che il genitore è la principale risorsa per la buona riuscita del progetto...il genitore è prima di tutto una persona e prima di diventare genitore aveva già una sua vita, più o meno intensa, più o meno appagante. L'altro grande impegno è quello di integrare questa vita precedente con quella che sta costruendo nuova nuova, ma che non può e non deve annullare quella precedente.
    Ergo: Lucia e Diego, risevarvi degli spazi di respiro, degli spazi anche di solitudine, degli spazi per recuperare dei rapporti, non è uno sfizio, ma è una cosa VITALE, PROPRIO PERCHE' HA UN EFFETTO RIGENERANTE. Quindi non cercare cara Lucia delle giustificazioni, utilizza pure la televisione, magari scambiatevi tu e Diego dei momenti di stop, in cui uno lascia all'altro, durante la giornata un po' di tempo per fare pausa. L'impegno fisico e psichico è rilevante, le emozioni sono turbinanti e voi avete la necessità di prendere degli spazi. E' anche in questo che si esplica la solidità e la sintonia della coppia coniugale: ovvero nel cogliere i momenti di fatica del compagno/a e favorire il temporaneo distacco ( va bene anche una breve passeggiata sotto la pioggia, andare dal parrucchiere per uno shampoo, gurdarsi una partita alla tele, o isolarsi con le cuffie ad ascoltare musica classica...)Non deve mai mancare il contatto con la parte più interna di voi stessi, con vostre paure....e soprattutto poi parlate tra di voi, confidatevi ciò che vi passa per la testa, non abbiate paura delle vostre paure ( bello il gioco di parole). Anche in questo la coppia crescerà e la sintonia sarà un collante incredibile di fronte alle fatiche che ancora vi aspettano.
    I bambini comunque devono imparare che mamma e papà ci sono e sempre ci saranno ma che non sono a loro disposizione al 100%; se riuscite a farlo già da ora, sarà un buon viatico per ridurre ( non evitare ) il rischio di attaccamento "morboso" che prima o poi arriverà e che certamente porterà i vostri figli a diventare delle sanguisughe affettive. Va bene quindi sanguisughe affettive, ma non dei despota... OK ?
    Ora vado in ufficio a fare l'assistente sociale che "ruba i bambini" per come amam definirci la stampa. Oggi per me è l'ultimo gg. prima dell'aspettativa che mi sono concessa fino all'inizio della scuola, per "fare la mamma". Ovviamente continuerò a seguirvi e sostenervi nel secondo lavoro della mia vita ( il primo in termini affettivi )
    sempre un caldo abbraccio
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  4. carissimi,
    sono contenta di sapere che la giornata appena trascorsa ha concesso una tregua: quindi hai fatto bene Lucia a prendere una pausa: voglio spezzare una lancia nei confronti della tanto demonizzata televisione: ci sono momenti e situazioni in cui la funzione di "babysitteraggio" dell tele è più che lecita, per qualsiasi famiglia, anzi direi necessaria. Ogni genitore ha bisogno di ricaricare le pile, che si sono esaurite: per voi in questa situazione che tu Lucia descrivi molto bene utilizzando l'immagine del fiume. E' vero che siete in una stuazione in cui la consegna è utilizzare tutto il tempo per "creare il legame", per "fare famiglia" in una "palestra didattica", che vi vede sempre in azione e impegnati al cento per cento...( mi pare che almeno la notte vi sia riservato il meritato riposo, visto che i pargoli dormono tranquilli) ma questo non vuo dire annientarsi per la causa. Io dico sempre, come assistente sociale... e attento Diego... non pensare di driblarmi o scartarmi....,che il genitore è la principale risorsa per la buona riuscita del progetto...il genitore è prima di tutto una persona e prima di diventare genitore aveva già una sua vita, più o meno intensa, più o meno appagante. L'altro grande impegno è quello di integrare questa vita precedente con quella che sta costruendo nuova nuova, ma che non può e non deve annullare quella precedente.
    Ergo: Lucia e Diego, risevarvi degli spazi di respiro, degli spazi anche di solitudine, degli spazi per recuperare dei rapporti, non è uno sfizio, ma è una cosa VITALE, PROPRIO PERCHE' HA UN EFFETTO RIGENERANTE. Quindi non cercare cara Lucia delle giustificazioni, utilizza pure la televisione, magari scambiatevi tu e Diego dei momenti di stop, in cui uno lascia all'altro, durante la giornata un po' di tempo per fare pausa. L'impegno fisico e psichico è rilevante, le emozioni sono turbinanti e voi avete la necessità di prendere degli spazi. E' anche in questo che si esplica la solidità e la sintonia della coppia coniugale: ovvero nel cogliere i momenti di fatica del compagno/a e favorire il temporaneo distacco ( va bene anche una breve passeggiata sotto la pioggia, andare dal parrucchiere per uno shampoo, gurdarsi una partita alla tele, o isolarsi con le cuffie ad ascoltare musica classica...)Non deve mai mancare il contatto con la parte più interna di voi stessi, con vostre paure....e soprattutto poi parlate tra di voi, confidatevi ciò che vi passa per la testa, non abbiate paura delle vostre paure ( bello il gioco di parole). Anche in questo la coppia crescerà e la sintonia sarà un collante incredibile di fronte alle fatiche che ancora vi aspettano.
    I bambini comunque devono imparare che mamma e papà ci sono e sempre ci saranno ma che non sono a loro disposizione al 100%; se riuscite a farlo già da ora, sarà un buon viatico per ridurre ( non evitare ) il rischio di attaccamento "morboso" che prima o poi arriverà e che certamente porterà i vostri figli a diventare delle sanguisughe affettive. Va bene quindi sanguisughe affettive, ma non dei despota... OK ?
    Ora vado in ufficio a fare l'assistente sociale che "ruba i bambini" per come amam definirci la stampa. Oggi per me è l'ultimo gg. prima dell'aspettativa che mi sono concessa fino all'inizio della scuola, per "fare la mamma". Ovviamente continuerò a seguirvi e sostenervi nel secondo lavoro della mia vita ( il primo in termini affettivi )
    sempre un caldo abbraccio
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  5. carissimi,
    sono contenta di sapere che la giornata appena trascorsa ha concesso una tregua: quindi hai fatto bene Lucia a prendere una pausa: voglio spezzare una lancia nei confronti della tanto demonizzata televisione: ci sono momenti e situazioni in cui la funzione di "babysitteraggio" dell tele è più che lecita, per qualsiasi famiglia, anzi direi necessaria. Ogni genitore ha bisogno di ricaricare le pile, che si sono esaurite: per voi in questa situazione che tu Lucia descrivi molto bene utilizzando l'immagine del fiume. E' vero che siete in una stuazione in cui la consegna è utilizzare tutto il tempo per "creare il legame", per "fare famiglia" in una "palestra didattica", che vi vede sempre in azione e impegnati al cento per cento...( mi pare che almeno la notte vi sia riservato il meritato riposo, visto che i pargoli dormono tranquilli) ma questo non vuo dire annientarsi per la causa. Io dico sempre, come assistente sociale... e attento Diego... non pensare di driblarmi o scartarmi....,che il genitore è la principale risorsa per la buona riuscita del progetto...il genitore è prima di tutto una persona e prima di diventare genitore aveva già una sua vita, più o meno intensa, più o meno appagante. L'altro grande impegno è quello di integrare questa vita precedente con quella che sta costruendo nuova nuova, ma che non può e non deve annullare quella precedente.
    Ergo: Lucia e Diego, risevarvi degli spazi di respiro, degli spazi anche di solitudine, degli spazi per recuperare dei rapporti, non è uno sfizio, ma è una cosa VITALE, PROPRIO PERCHE' HA UN EFFETTO RIGENERANTE. Quindi non cercare cara Lucia delle giustificazioni, utilizza pure la televisione, magari scambiatevi tu e Diego dei momenti di stop, in cui uno lascia all'altro, durante la giornata un po' di tempo per fare pausa. L'impegno fisico e psichico è rilevante, le emozioni sono turbinanti e voi avete la necessità di prendere degli spazi. E' anche in questo che si esplica la solidità e la sintonia della coppia coniugale: ovvero nel cogliere i momenti di fatica del compagno/a e favorire il temporaneo distacco ( va bene anche una breve passeggiata sotto la pioggia, andare dal parrucchiere per uno shampoo, gurdarsi una partita alla tele, o isolarsi con le cuffie ad ascoltare musica classica...)Non deve mai mancare il contatto con la parte più interna di voi stessi, con vostre paure....e soprattutto poi parlate tra di voi, confidatevi ciò che vi passa per la testa, non abbiate paura delle vostre paure ( bello il gioco di parole). Anche in questo la coppia crescerà e la sintonia sarà un collante incredibile di fronte alle fatiche che ancora vi aspettano.
    I bambini comunque devono imparare che mamma e papà ci sono e sempre ci saranno ma che non sono a loro disposizione al 100%; se riuscite a farlo già da ora, sarà un buon viatico per ridurre ( non evitare ) il rischio di attaccamento "morboso" che prima o poi arriverà e che certamente porterà i vostri figli a diventare delle sanguisughe affettive. Va bene quindi sanguisughe affettive, ma non dei despota... OK ?
    Ora vado in ufficio a fare l'assistente sociale che "ruba i bambini" per come amam definirci la stampa. Oggi per me è l'ultimo gg. prima dell'aspettativa che mi sono concessa fino all'inizio della scuola, per "fare la mamma". Ovviamente continuerò a seguirvi e sostenervi nel secondo lavoro della mia vita ( il primo in termini affettivi )
    sempre un caldo abbraccio
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  6. carissimi,
    sono contenta di sapere che la giornata appena trascorsa ha concesso una tregua: quindi hai fatto bene Lucia a prendere una pausa: voglio spezzare una lancia nei confronti della tanto demonizzata televisione: ci sono momenti e situazioni in cui la funzione di "babysitteraggio" dell tele è più che lecita, per qualsiasi famiglia, anzi direi necessaria. Ogni genitore ha bisogno di ricaricare le pile, che si sono esaurite: per voi in questa situazione che tu Lucia descrivi molto bene utilizzando l'immagine del fiume. E' vero che siete in una stuazione in cui la consegna è utilizzare tutto il tempo per "creare il legame", per "fare famiglia" in una "palestra didattica", che vi vede sempre in azione e impegnati al cento per cento...( mi pare che almeno la notte vi sia riservato il meritato riposo, visto che i pargoli dormono tranquilli) ma questo non vuo dire annientarsi per la causa. Io dico sempre, come assistente sociale... e attento Diego... non pensare di driblarmi o scartarmi....,che il genitore è la principale risorsa per la buona riuscita del progetto...il genitore è prima di tutto una persona e prima di diventare genitore aveva già una sua vita, più o meno intensa, più o meno appagante. L'altro grande impegno è quello di integrare questa vita precedente con quella che sta costruendo nuova nuova, ma che non può e non deve annullare quella precedente.
    Ergo: Lucia e Diego, risevarvi degli spazi di respiro, degli spazi anche di solitudine, degli spazi per recuperare dei rapporti, non è uno sfizio, ma è una cosa VITALE, PROPRIO PERCHE' HA UN EFFETTO RIGENERANTE. Quindi non cercare cara Lucia delle giustificazioni, utilizza pure la televisione, magari scambiatevi tu e Diego dei momenti di stop, in cui uno lascia all'altro, durante la giornata un po' di tempo per fare pausa. L'impegno fisico e psichico è rilevante, le emozioni sono turbinanti e voi avete la necessità di prendere degli spazi. E' anche in questo che si esplica la solidità e la sintonia della coppia coniugale: ovvero nel cogliere i momenti di fatica del compagno/a e favorire il temporaneo distacco ( va bene anche una breve passeggiata sotto la pioggia, andare dal parrucchiere per uno shampoo, gurdarsi una partita alla tele, o isolarsi con le cuffie ad ascoltare musica classica...)Non deve mai mancare il contatto con la parte più interna di voi stessi, con vostre paure....e soprattutto poi parlate tra di voi, confidatevi ciò che vi passa per la testa, non abbiate paura delle vostre paure ( bello il gioco di parole). Anche in questo la coppia crescerà e la sintonia sarà un collante incredibile di fronte alle fatiche che ancora vi aspettano.
    I bambini comunque devono imparare che mamma e papà ci sono e sempre ci saranno ma che non sono a loro disposizione al 100%; se riuscite a farlo già da ora, sarà un buon viatico per ridurre ( non evitare ) il rischio di attaccamento "morboso" che prima o poi arriverà e che certamente porterà i vostri figli a diventare delle sanguisughe affettive. Va bene quindi sanguisughe affettive, ma non dei despota... OK ?
    Ora vado in ufficio a fare l'assistente sociale che "ruba i bambini" per come amam definirci la stampa. Oggi per me è l'ultimo gg. prima dell'aspettativa che mi sono concessa fino all'inizio della scuola, per "fare la mamma". Ovviamente continuerò a seguirvi e sostenervi nel secondo lavoro della mia vita ( il primo in termini affettivi )
    sempre un caldo abbraccio
    Monica

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  7. "La quiete dopo la tempesta":non poteva che essere così.
    Antonella
    P.S.: Grande Nelson!

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  8. Ciao ai fantastici 4! Seguo con emozione e interesse il vostro blog, condivido i vostri pensieri, le vostre riflessioni, e il modo intelligente e affettuoso in cui vivete questo periodo. Sono contenta perché vi vedo in sintonia con il vissuto dei vostri figli, ma anche con quello dei fratelli... il poter Cogliere (con la "c" maiuscola) il Dolore (con la "d" maiuscola) è proprio quello che ci vuole. E lo state facendo. Sono qui, come sempre, per le vostre domande e pensieri che non dubbito saranno sempre più profondi. Adelante!!!!
    Belén
    p.s. va bene che il vino cileno sia buono, ma potreste anche assaggiare un buon Malbec argentino!!!!!!!!

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